Altro passaggio suggestivo della decauville sotto una parete rocciosa.

In MTB sulla decauville Arigna-Vedello, nel Parco delle Orobie Valtellinesi

La decauville Arigna-Vedello, nel Parco delle Orobie Valtellinesi è uno dei percorsi più interessanti in Valtellina da percorrere in bici per gli amanti della Mountain Bike che preferiscono percorsi tranquilli con pendenze limitate. Pochi sanno di questa tranquilla stradina che corre a metà montagna, a 900 metri di quota, sul versante sud della media Valtellina nel Parco delle Orobie Valtellinesi. Il percorso connette il borgo di Arigna, in particolare le contrade Briotti e Dosso del Grillo, con la località Vedello in val venina, nel comune di Piateda, per una lunghezza di circa 10 km. Un perfetto mountain bike trail per appassionati di MTB che amano percorsi lontani dal traffico e dalle folle, ma non estremi!

Questo percorso era una decauville, cioè una linea ferroviaria a scartamento ridotto costruita agli inizi del ‘900 e utilizzata nella fase di costruzione e in seguito per la manutenzione dei numerosi impianti idroelettrici della zona. Oggi molti di questi impianti idroelettrici in Valtellina sono comodamente raggiungibili da strade montane e dunque le ragioni per la decauville sono venute meno. Quasi tutti i binari della decauville delle Orobie Valtellinesi sono stati rimossi, ad eccezione di alcuni tratti remoti. Quella che un tempo era una affollata via di comunicazione e trasporto, è oggi una tranquilla pista ciclabile frequentata da gitanti domenicali, mountain-bikers, runners e hikers.

La decauville Arigna-Vedello in bici

La decauville Arigna-Vedello si estende esclusivamente in orizzontale, ed è divisa in due tratti ben distinti percorribili in bicicletta o a piedi. Il primo tratto connette la località Dosso del Grillo (frazione Arigna, comune di Ponte in Valtellina) con il bacino di raccolta acque del Gaggio, nel comune di Piateda. Questo tratto è ampio e ben segnalato, adatto anche a famiglie in bicicletta con bambini. Il secondo tratto della decauville, tra l’invaso del Gaggio e la località Vedello, è invece più selvaggio e, a causa del fondo sconnesso, da percorrere preferibilmente con biciclette di tipo MTB.

La decauville da Arigna, contrada Dosso del Sole, a Vedello si estende esclusivamente in orizzontale. È divisa in due tratti, percorribili in bicicletta e a piedi, separati dal un piccolo bacino di raccolta acque del Gaggio.

A rendere l’esperienza unica e divertente, vi sono alcune gallerie che servivano a proteggere la decauville da frane e valanghe invernali. In questo tratto alcuni cartelli minacciosi tentano invano di bloccare camminatori e ciclisti. Non fatevi intimorire, i cartelli hanno il solo scopo di liberare la società idroelettrica di gestione da ogni responsabilità nel caso qualcuno si facesse male lungo questa stradina priva di parapetti ed esposta a occasionali cadute sassi (caratteristiche comuni a tutti i sentieri di montagna). I pericoli esistono certamente, ma è sufficiente un poco di attenzione e di buon senso per percorre questo tratto in tutta sicurezza. Raccomando a chi volesse percorrere questo segmento, di munirsi di una torcia da installare sul manubrio o da piazzare sul casco. Alcune delle numerose gallerie sono curve per cui nella zona centrale si percorrono alcune decine di metri nel buio più completo. Le gallerie non sono mai più lunghe di un centinaio di metri. Raccomando di fare molta attenzione perché molte di queste gallerie hanno ancora la massicciata originale della ferrovia, il che le rende difficoltose da percorrere in bicicletta, in particolare nelle zone buie.

L’intero percorso offre un susseguirsi di splendide viste e attraversa angoli incontaminati di bosco. La decauville delle Orobie Valtellinesi scavalca numerosi torrentelli (in particolare nel tratto Arigna-Gaggio) con ponticelli in metallo in cui ancora si vedono i punti in cui erano fissati i binari.

Per la mia escursione, sono partito da Chiuro salendo dal fondovalle per circa 600 m di dislivello fino alla decauville. Chi non se la sentisse di fare tutta la salita può salire fino a quota 900 metri in auto e da lì iniziare a percorrere la decauville pressochè pianeggiante. Percorso il lungo tratto della decauville e raggiunta la località Vedello abbiamo due possibilità: tornare sui nostri passi in direzione Briotti sempre sul percorso pianeggiante, oppure puntare verso il fondovalle percorrendo la comoda strada asfaltata che ci porta all’abitato di Piateda. Io ho invece optato per una terza possibilità: dopo una breve sosta sono risalito in sella alla bicicletta e ho puntato la ruota verso il piccolo borgo di Ambria, circa 400 metri ancora più in alto. Per raggiungere il piccolo paese da tempo abitato solo nei mesi estivi, si sale lungo una stradina che dopo poche centinaia di metri di asfalto diventa sterrata. L’addizionale fatica viene generosamente ripagata dalla visita di Ambria. La bicicletta ci permette di esplorare il paesino entrando nelle strettissime stradine del paese e di soffermarci sul praticello antistante l’antica chiesetta.

1. Da Chiuro si sale ad Arigna-Briotti

Questa prima parte del percorso, come ho accennato, è opzionale. Se amate la salita potete lasciare la macchina al ponte sul fiume Adda nella frazione Casacce in comune di Ponte in Valtellina e da lì iniziare la salita. Se invece non avete sufficiente tempo o non pensate di avere abbastanza gambe potete risparmiarvi questa parte del percorso e raggiungere in auto l’inizio della decauville poco dopo la contrada Fontaniva della frazione di Arigna. In genere non è difficile trovare uno spazio in cui lasciare l’auto parcheggiata (consiglio questo piccolo parcheggio pubblico).

Vista della Valtellina (Boffetto) dalla strada che porta a Sazzo e Arigna
Vista in direzione ovest della Valtellina (la frazione di Boffetto in primo piano) dalla strada che dal fondovalle sale verso Sazzo e Arigna
Vista di Chiuro e Ponte dalla strada che porta ad Arigna
Vista di Chiuro e Ponte in Valtellina dalla strada che dal ponte sul fiume Adda porta ad Arigna
Vista della Valtellina dalla strada che porta ad Arigna
Vista della Valtellina sempre dalla strada che porta ad Arigna dove ha inizio la decauville Arigna-Gaggio-Vedello. La vallata al centro nella foto è la Valfontana, una valle che si estende dall’abitato di Chiuro fino al monte Scalino (3,323 m) al confine con la Valmalenco.
Piccola cascata lungo lastrada in corrispondenza della strada di accesso alla contrada Tripolo
Piccola cascata lungo la strada in corrispondenza della strada di accesso alla contrada Tripolo, in comune di Ponte in Valtellina
La contrada Tripolo
La contrada Tripolo, parte dell’abitato di Arigna in comune di Ponte in Valtellina
La famosa Locanda belvedere, nota perché qui si cucina una favolosa polenta crupa, specialità locale.
La famosa Locanda Belvedere, nota perché qui si cucina una favolosa polenta crupa (o cropa), gustosissima specialità locale.
L'inizio della decauville in località Dosso del Grillo.
L’inizio della decauville in località Dosso del Grillo.

2. Da Arigna percorso pineggiante fino a Vedello

Questa parte del percorso è pianeggiante e nella prima parte quasi interamente ombreggiata. Si possono godere alcune splendide viste sulla Valtellina e sulla val Venina. Nella seconda parte, dall’invaso del Gaggio fino alla centrale idroelettrica di Vedello si incontrano alcune gallerie. Arrivando da Arigna al cancello che blocca l’accesso all’invaso del Gaggio consiglio di seguire la strada che sale gradualmente a sinistra per poi ridiscendere dopo poche centinaia di metri riallacciandosi alla decauville. Questo tratto finale attraversa numerose gallerie per cui è bene dotarsi di una torcia o di una luce frontalino sull’elmetto.

La decauville attraversa splendidi boschi e scavalca piccoli torrentelli con vecchi ponti in metallo.
La decauville Arigna-Gaggio-Vedello attraversa splendidi boschi e scavalca piccoli torrentelli con vecchi ponti in metallo.
Per lunghi tratti i boschi di conifere costeggiano la decauville creando un ambiente quasi magico.
Per lunghi tratti i boschi di conifere costeggiano e ombreggiano la decauville creando un’atmosfera quasi magica.
Un'altro dei tanti ponticelli in metallo che scavalcano i torrentelli che scendono sul fianco della montagna.
Un’altro dei tanti ponticelli in metallo che scavalcano i torrenti che scendono sul fianco della montagna.
Un passaggio suggestivo della decauville sotto un grosso macigno.
Un passaggio suggestivo della decauville Arigna-Gaggio-Vedello sotto un enorme macigno.
Il primo tratto della decauville termina in località il Gaggio. Qui si trova un bacino di raccolta delle acque e da qui partono le condotte forzate che alimentano la centrale idroelettrica sul fondovalle.
Il primo tratto della decauville termina in località il Gaggio, Piateda. Qui si trova un piccolo bacino di raccolta delle acque e da qui partono le condotte forzate che alimentano la centrale idroelettrica Edison-Venina sul fondovalle.
L'ingresso di una delle tante gallerie che si incontrano nel tratto della decauville tra il Gaggio e Vedello.
L’ingresso di una delle tante gallerie che si incontrano nel tratto della decauville tra il Gaggio e Vedello.
La decauville tra il Gaggio e Vedello venne protetta da frane e smottamenti con la costruzione di gallerie e di passaggi protetti.
La decauville tra il Gaggio e Vedello venne protetta da frane e smottamenti con lo scavo di numerose gallerie e la costruzione di passaggi protetti.
Come lascia intuire il manto di foglie secche, la decauville tra il Gaggio e Vedello è poco frequentata, in particolare nel periodo autunnale.
Come lascia intuire il manto di foglie secche, la decauville tra il Gaggio e Vedello è poco frequentata, in particolare nel periodo autunnale.
In alcuni tratti della decauville sono ancora presenti i binari a scartamento ridotto che consentivano una veloce connessione tra i vari punti dell'impianto idroelettrico e della raccolta delle acque.
In alcuni tratti della decauville Arigna-Gaggio-Vedello sono ancora presenti i binari a scartamento ridotto che consentivano una veloce connessione tra i vari punti dell’impianto idroelettrico e della raccolta delle acque. In questi tratti in particolare è importante prestare la massima attenzione in bicicletta per evitare spiacevoli cadute.
Altro tratto selvaggio e pittoresco della decauville.
Altro tratto selvaggio e pittoresco della decauville Arigna-Gaggio-Vedello.
Avvicinandosi alla località Vedello le gallerie terminano e il percorso attraversa pianori e zone meno selvagge.
Avvicinandosi alla località Vedello le gallerie terminano e il percorso attraversa pianori e zone meno selvagge.
L'antico abitato di Vedello, posto sul fianco della montagna a fianco della centrale idroelettrica.
L’antico abitato di Vedello, posto sul fianco della montagna a fianco alla centrale idroelettrica.

3. Da Vedello si sale ad Ambria

Questo tratto del percorso è in salita e potrebbe scoraggiare alcuni escursionisti stancati dalla lunga decauville. Se riuscite a trovare la forza per pedalare gli ultimi chilometri, la visita alle case di Ambria, sarà una bellissima ricompensa. L’antico borgo di Ambria, a 1325 metri slm, un tempo era abitato tutto l’anno, ora solo durante il periodo estivo. Alcuni degli originali abitanti e dei loro discendenti tornano al paese d’origine per le vacanze estive ridando vita a questo borgo. Un peculiarità di Ambria è l’antico dialetto che si è conservato nei secoli con minime influenze dai dialetti dei paesi vicini.

La località Vedello, poco sopra la centrale idroelettrica riprende il carattere selvaggio tipico di queste valli.
La località Vedello, poco sopra la voluminosa centrale idroelettrica riprende il carattere selvaggio tipico di queste valli.
La stradina che rapidamente sale da Vedello verso l'abitato di Ambria in questo tratto passa sotto le condotte forzate che scendono dalla valle e lago di Zappello.
La stradina che rapidamente sale da Vedello verso l’abitato di Ambria in questo tratto passa sotto le condotte forzate che scendono dalla valle e lago di Zappello.
La stradina che rapidamente sale da Vedello verso l'abitato di Ambria in questo tratto passa sotto le condotte forzate che scendono dalla valle e lago di Zappello.
L’antico borgo di Ambria, 1325 metri slm, un tempo era abitato tutto l’anno. Ora quasi esclusivamente durante il periodo estivo.
L'antica chiesetta di Ambria dedicata a San Gregorio ed eretta nel 1615.
L’antica chiesetta di Ambria dedicata a San Gregorio ed eretta nel 1615.
Nell'abitato di Ambria si può osservare questo particolare arco in sasso costruito con due monoliti.
Nell’abitato di Ambria si può osservare questo particolare arco in sasso costruito con due monoliti.
L'abitato di Ambria visto dal ponticello sul torrente Zappello.
L’abitato di Ambria visto dal ponticello sul torrente Zappello.

4. Il rientro tutto in discesa

Per chi è partito dal fondo valle, le opzioni per il rientro sono numerose. Chi invece ha lasciato la macchina ad Arigna, all’inizio della decauville l’unico percorso sensato è quello che ripercorre all’indietro il viaggio fatto all’andata.

Le condotte forzate che portano a valle le acque raccolte dal canale di gronda che corre a fianco alla decauville e concentrate nell'invaso del Gaggio.
Le condotte forzate che portano a valle le acque raccolte dal canale di gronda che corre a fianco alla decauville e concentrate nell’invaso del Gaggio.

Video della decauville delle Orobie Valtellinesi

Ho qui incluso alcuni video da YouTube che potrebbero aiutare a conoscere le zone attraversate per meglio programmare un’escursione sulla decauville.

Video realizzato da Annamaria Bordet.
Video del percorso da Vedello a Chiuro lungo la decauville e la mulattiera Arigna Chiuro.

Mappa del percorso

Ho reso pubblico anche il percorso con i miei tempi di percorrenza registrato con Strava per una distanza totale di 41.9 km e un dislivello: 1’107 m.

La bicicletta, una semplice Felt XQ 6.0

Per questo percorso non ho usata la mia vecchia MTB rigida, ma sono ricorso alla bicicletta di un mio amico, Marco, una Felt XQ 6.0 con forcella ammortizzata anteriore, che ammetto di aver molto apprezzato in particolar modo nella discesa su sterrato.

Pedalare in Valtellina

Sentiero Valtellina in bici

Il Sentiero Valtellina è l’ideale per una vacanza in bici. Il sentiero Valtellina è una pista ciclabile di 114 km adatta sia ai ciclisti occasionali che a chi ha una seria preparazione atletica.

MTB in Valfontana in ottobre, Valtellina

La Valfontana (Valtellina) in autunno offre alcuni percorsi perfetti per la MTB. I caldi colori dell’autunno, l’aria ancora tiepida e un cielo incredibilmente blu.

8 comments

  1. Nooo le foto non sono mai troppe, spece per posti come quelli che hai visitato ! Che strade fantastiche, sembrano l’ingresso per luoghi fuori dal tempo.

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