Domenica 27 agosto 2017 i movimenti neonazisti e per la supremazia dei bianchi avevano pianificato un evento a Berkeley facendo leva sul diritto al “free speech” che negli Stati Uniti e in particolare a Berkeley è giustamente considerato un diritto assoluto e inalienabile. Come reazione, numerose associazioni politiche e sociali avevano deciso di organizzare per lo stesso giorno degli eventi di contro-protesta. La città di Berkeley aveva predisposto una serie di regole per limitare le possibilità di confronti violenti tra i due gruppi (eventi simili avevano in precedenza creato parecchi problemi). All’ultimo momento i gruppi di destra hanno cancellato l’evento ma le manifestazioni di contro-protesta si sono svolte ugualmente attirando circa 5000-7000 persone. Ho documentato brevemente alcuni momenti relativamente tranquilli della manifestazione a cui hanno poi fatto seguito dei piccoli scontri e alcuni arresti. Si intuiva che numerose persone presenti, mi riferisco al centinaio di Black bloc e Antifa vestiti di nero e con il volto coperto, stavano aspettando un’occasione per scatenare delle violenze. E alla fine purtroppo ci sono riusciti.
Immagini precedenti gli scontri





Similarità e differenze
Interessante notare le similarità e le differenze con un evento di protesta pacifista del 2003 a San Francisco contro la guerra del golfo dichiarata da George W. Bush contro l’Iraq di Saddam Hussein. Anche all’epoca avevo documentato fotograficamente le azioni di protesta, ma avevo percepito una maggiore empatia verso coloro che protestavano.