Nel delta dei fiumi Sacramento e San Joaquin, tra la città di Sacramento e la baia di San Francisco, si incontra Locke, un piccolo villaggio di chiara architettura cinese. La leggenda racconta che il villaggio fu fondato da un gruppo di pescatori cinesi alla fine del XIX secolo. Alcuni residenti raccontano invece, con orgoglio, una storia differente: il paese sarebbe stato fondato da un proprietario terriero, George Locke, nel 1915 e avrebbe accolto un gruppo di pescatori cinesi da un vicino villaggio distrutto da un violento incendio. La ricostruzione delle vicende storiche è complicata dal fatto che fino al 1952 la legge californiana proibiva ai cinesi e loro discendenti di possedere proprietà immobiliari che erano quindi sempre abitate con contratti di affitto. Qualunque sia la vera storia sull’origine del villaggio, gran parte delle abitazioni più caratteristiche di Locke beneficerebbero di urgenti lavori di restauro.
Per parecchi anni dalla sua fondazione Locke fu un centro molto popolare per la prostituzione e il gioco d’azzardo
Quello che pare certo è che per parecchi anni dalla sua fondazione Locke fu un centro molto popolare per la prostituzione e il gioco d’azzardo. Grazie and una fitta rete di collusioni il piccolo paese poteva godere di quasi completa immunità. Oggi di questo passato non rimane più alcuna traccia visibile se non il pub al centro del paese.
Immagini di Locke
Le foto che seguono sono state scattate in occasione di varie visite al villaggio. È uno di quei luoghi in cui mi piace ritornare.





Aggiornamento
Nel febbraio 2016 una lunga battaglia legale tra l’artista Martha Esch e l’associazione per la preservazione di Locke ha preso una svolta definitiva. La battaglia è importante perché riguardava indirettamente quale delle due leggende sull’origine del villaggio fosse vera. La sentenza del giudice avvalora la versione secondo la quale i pescatori cinesi avrebbero fondato il villaggio. In genere credo che le questioni storiche andrebbero risolte dagli storici e non dai giudici, ma in questo caso è andata diversamente. Per chi volesse maggiori dettagli consiglio l’articolo apparso sul Sacramento Bee nel marzo 2016.